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Anno 2007 | |
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Il 16 febbraio alle 9.30 presso la caserma Bandini sede del 186°
reggimento paracadutisti Folgore di Siena, sarà presentato uno studio
scientifico sulla nutrizione e le esigenze alimentari degli specialisti
dell’aria nella conferenza dal tema: “L’alimentazione e la vita
operativa del paracadutista”. L’iniziativa, condotta dal biologo
nutrizionista Francesco Tolentino in collaborazione con la brigata
paracadutisti Folgore, mira a delinere le caratteristiche salienti dei
più diffusi comportamenti alimentari nell’ambito di uno specifico
reparto della Forza armata, mettendone in evidenza i punti di forza e
quelli di debolezza.
La conferenza ha lo scopo di fornire una particolare piattaforma di confronto tra i paracadutisti, gli esperti della nutrizione e i tecnici, sia dal punto di vista militare che sportivo. Tra gli ospiti infatti è segnalata la presenza di una rappresentanza di atleti e del comandante della sezione di paracadutismo sportivo dell’Esercito: il maggiore Antonio Squadrone, pluricampione mondiale nelle discipline classiche.
![]() Lo studio, condotto in questi mesi dal dottor Tolentino su un gruppo di paracadutisti, vuole fornire un contributo concreto e significativo a favore del benessere psico-fisico anche dei militari specializzati che, com’è noto, ravvisano esigenze specifiche in fatto di alimentazione soprattutto nel corso di alcune particolari attività. L’obiettivo della verifica dei comportamenti alimentari è finalizzato a un potenziamento delle proprie risorse e al raggiungimento di una migliore efficienza psico-fisica, indispensabile nel contesto di piani addestrativi e impieghi esteri notoriamente complessi e gravosi. Il biologo e nutrizionista parmense da anni si occupa di nutrizione riservando una particolare attenzione alle Forze armate italiane e proponendo ai suoi pazienti un cammino educativo sia di tipo alimentare che psicologico. Punto di forza delle metodologie adottate da Tolentino è l’autoanalisi che il paziente opera sul proprio comportamento con lo scopo di raggiungere la piena consapevolezza di se stesso e delle proprie potenzialità. Negli ultimi decenni la tematica della nutrizione sta avendo quella importanza non riconosciuta per lungo tempo, nel tentativo di diffondere nei cittadini una rinnovata coscienza in fatto di salute e benessere. Secondo gli esperti, nel contesto del moderno mondo occidentale troppo spesso l’uomo utilizza il cibo per esigenze psicologiche, ignorando completamente il valore che gli alimenti hanno nella costruzione delle strutture del proprio corpo e del loro rinnovamento. Per la maggior parte dei soggetti il cibo diventa esclusivamente una fonte di piacere o sfogo oppure, nei casi più gravi, una forma di autolesionismo.
![]() Il prevalere delle esigenze alimentari psicologiche sulle normali richieste nutrizionali fisiologiche dimostra come si sia perso di vista il corretto significato degli alimenti, inducendo l'uomo a procurarsi una serie di patologie che naturalmente, considerata la modernità e i progressi scientifici, appaiono del tutto inspiegabili. Anche l’applicazione di forme di recupero degli errori alimentari (le diete) risultano inefficienti e inadeguate alle esigenze del soggetto, anzi in molti casi più deleterie. Non sgombrano il campo da dubbi neanche i messaggi (spesso del tutto errati) che provengono dai media in fatto di procedure e abitudini, provocando così l’accentuarsi di uno squilibrio psicologico tra le richieste del corpo e la somministrazione di cibo. Gli esperti avvertono: è necessaria una rapida rieducazione agli equilibri e al rispetto di determinati meccanismi di cui gli alimenti sono i protagonisti principali, puntando alla piena conoscenza della complessità costitutiva dell'uomo sia di tipo alimentare che di tipo psicologico.
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